La città per sua natura tende a generare spazi di transizione privi di funzione o significato. Aree dismesse, zone di confine, spazi indistinti. La soluzione può essere quella di mettere in atto delle microrivoluzioni, non dei restyling, bensì progetti spazialmente limitati ma fortemente dinamici. L'obiettivo è quello di ottenere un insieme di interventi puntuali ma molto diffusi in grado di coadiuvare i propositi della pianificazione territoriale su scala micro urbana.
La "città consolidata" nella maggior parte dei casi risulta estesa, dispersiva e sfrangiata, spesso senza un limite ben definito tra spazio urbano e ambiente naturale. Una soluzione per aumentare la densità abitativa urbana, al fine di contrastare i problemi endogeni generati dalla città estesa, può essere quello di ripensare la città come un organismo che si sviluppa su più livelli interconnessi tra loro. Una città che cresce in altezza e si riduce in estensione attraverso la creazione di nuovi livelli, sopra gli spazi urbani esistenti, che siano con essa totalmente integrati dal punto di vista delle connessioni, dei servizi e delle funzioni.